Il grande formato in digitale

Un pensiero da fotografo d’ arte l’ ho sempre rivolto alla fotografia digitale di alto livello. Non intendo la nitidezza che si raggiunge ormai con fotocamere di medio livello, intendo invece alludere al “sapore” al “mood” che rende una fotografia osservata da occhi attenti e allenati.

Nella mia espereinza dall’ inizio di questo secolo con il digitale mii sono sempre rivolto ad attrezzature che al minimo erano di pieno formato (full frame) per lavorare poi da subito con dorsi  Hasselblad , che al tempo facevano fino a 16 scatti,  e ottenere sempre passaggi tonali ampi e gradevoli. 

Credo che il problema nelle immagini che realizzo sia proprio sui passaggi di tono che troppo spesso con le fotocamere con sensore CMOS risultano troppo scolpiti e “elettronici” .

Ora, a metà del 2018 sono uscite molte fotocamere di medio formato in cui questo problema (anche di marketing) è stato superato, tuttavia credo che per me una Hasselblad di qualche anno fa possa andare più che bene. Sensore CCD e grandi obiettivi ovviamente.

Ho realizzato queste fotografie nell’ acetaia della tenuta Cavazzone  nel comune di Viano di Reggio Emilia. 

Qui ho riscoperto l’ atmosfera di toni pacati, seduttivi e di penombra, tipici di una visione lenta che porta a una sosta sull’ ambiente e sulle luci che modellano delicatamente le forme.

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