Impressioni di Settembre…….. Bologna Italia.


Impressioni di settembre


Sabato momento di spesa  fuori porta Lame, Bologna, Italia..

Ressa di gente alle casse, mascherine accatastate visivamente e occhi che scrutano occhi.

In prossimità della cassa 17  una persona disabile inizia la fila . 

La commessa forse ha avuto qualche problema, ma tutti sono tranquilli.

Anch’ io, rassegnato come gli altri mi metto in fila e tendo a gestire una coda, educata e attenta tra le scatole di pomodori e le conserve.

 Mi segue a circa un metro di distanza una signora molto giovanile, bionda, magra, con una semplice gonna a fiori e con occhi azzurri brillanti e simpatici. 

Iniziamo a scambiarci poche  parole. come raramente capita in una fila impaziente.  

Guardando  la mia spesa fatta di cose varie e senza una successione logica, butto una frase su come  si facciano le scelte .. e quanto queste raccontino : guardo una canottiera, due birre un pollo, un collirio, matite colorate e altro da non rivelare.  

Poche cose contenute in una sporta  col marchio di un altro supermercato, ma questo poco importa. Non ho visto cosa aveva acquistato la mia compagna in fila, ma la simpatia  della conversazione ci ha portato a raccontare dettagli di noi stessi.

Quanto lei sia precisa nello scrivere ciò che le serve, e poi dimenticarsi di leggere , e io quanto sia casuale e senza ordine nel fare gli acquisti.    

Consigli per come risparmiare  con PayPal e quanto sia utile la spesa on-line.

 Mentre la conversazione giunge sostanzialmente alla fine abbiamo davanti  un giovane brasiliano che non smette di guardare una partita di football, al cellulare.

Arrivati la cassa, sempre rigorosamente con la mascherina, due battute anche con la cassiera,    spazio alla prossima simpatica cliente  e bollini, per una improbabile raccolta punti.

Il mio gesto di cortesia suscita però  contrarietà, quasi ostilità,  incomprensibile e decisa.

Una  reazione negativa a un gesto positivo ?  Difficile dirlo.

Tra confusione e distanziamento affronto la compagna di una coda. appena fuori dall’area delle casse, per chiederle che cosa fosse capitato.  

Fermi, in piedi tra una bigiotteria e un negozio di pizzette, con le sporte in mano, e odori di piadine strinate, ci parliamo, ci scrutiamo,   mascherina verso mascherina  e forse ci riconosciamo come in un flash back antico.  

Il suo sorriso era però calato e aveva lasciato il posto a uno sguardo timoroso.

Un gesto semplice l’aveva attanagliata su ricordi che non  poteva spiegarmi ma che per lei erano  vitali.

Attenzioni maschili anche semplici non le conosceva da tempo, e questa situazione  la portava a riaprire le sue ferite di un passato non troppo lontano? Chissà.

Erano bastati pochi bollini di raccolta servizio di piatti per fare emergere un passato pronto ad aggredirla.    Niente di più facile. 

Mi  allontano, salutando velocemente questa amica di un minuto,  correndo a   ritirare una coperta di lana,  futura compagnia nel prossimo inverno.  

Di questi tempi  relazionarsi  può diventare troppo impegnativo…

 Anche per una raccolta punti.

La  partita sul cellulare del brasiliano stava finendo con i tre fischi dell’ arbitro.  Un ultimo flash fissa il tifoso che stringe e bacia la la donna, ricambiato.        Ecco,  finalmente è tutto chiaro.   


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