Sarcofago egizio restaurato a Bologna


Fotografie complesse realizzate con Hasselblad e luci guidate con polarizzatore. Le opere che si ricolgono al passato sono da gestire con molta attenzione in quanto facilmente ci  si lascia prendere la mano dalla “esaltazione digitale”  .  Il sensore CCD dell’ Hasselblad si è rivelato vincente per questo genere fotografia.  La postproduzione è stata ridotta al minimo e la taratura dei colori è stata guidata dal Color Checker Passport.  Marco Ravenna ha firmato le immagini del restauro.       V. In grande formato qui :   

BOLOGNA, - L’ospite si chiama Unmontu, è una figura di alto rango dell’Egitto della 25/a dinastia (fra l’VIII e il VII secolo avanti Cristo) e la sua dimora, un sarcofago in legno dalla vivace policromia, è nelle mani dei restauratori del Museo civico archeologico di Bologna, grazie alla 18/a edizione di ‘Restituzioni’, il programma biennale di restauri di opere pubbliche ideato e curato da Intesa-San Paolo.
    Il prezioso manufatto è giunto a Bologna nel 1861, grazie a un lascito del pittore bolognese Pelagio Pelagi come parte di una collezione di reperti acquistati tra il 1824 e il 1845. Il cantiere del restauro sarà aperto al pubblico fino al mese di dicembre, e si potranno seguire in diretta le fasi di lavoro grazie a un box-laboratorio posizionato tra le teche della sezione egizia, con gli esiti dell’operazione che saranno presentati in una conferenza il 18 febbraio 2018. Il sarcofago sarà poi esposto alla Venaria Reale di Torino in una mostra organizzata da Intesa San Paolo dal 27 marzo al 16 settembre 2018.

Using Format